Semplicemente Penny…
Ogni persona ha un suo vissuto, qualcuno, in particolare, per sorte o per capacità proprie, riesce a vivere una vita straordinaria, nel senso di fuori dal comune…
Ad esempio, Penny Walsh, una intelligente e simpatica signora inglese che vive ormai da alcuni anni nel nostro paese e passeggia a piedi o in bicicletta per le nostre strade, ha sicuramente condotto, a nostro parere, una vita un po’ diversa e ricca di esperienze molto interessanti. Parlare con lei e ascoltare la sua storia ci ha letteralmente entusiasmato.
Penny nasce a Launceston, in Tasmania, praticamente all’altro capo del mondo, e in questo luogo bellissimo e ricco di natura vive fino all’età di sei anni, i suoi ricordi sono i canguri, i koala e i serpenti! Cinque anni fa, in occasione del suo compleanno, è tornata, col marito pecciolese Primo Grilli, sui suoi primi passi mossi in Tasmania. È proprio il legame con Primo (si sono incontrati a Peccioli più di trent’anni fa) che ha spinto Penny a trasferirsi definitivamente nel nostro borgo, dopo essere stata una “cittadina del mondo”.
Penny passa la gioventù in Inghilterra nel Devon e, dopo la laurea conseguita all’Università di Canterbury a Kent, svolge l’esame di Stato per entrare nel Servizio Diplomatico Britannico. Nel gennaio del 1990 comincia a lavorare al Foreign and Commonwealth Office (il Ministero degli Affari Esteri britannico) a Londra. Il primo incarico che le viene affidato è nel reparto per le relazioni con i paesi del Sud Pacifico, in particolare con le Isole Tonga e Fiji, per poi ricevere un incarico nell’unità di crisi Iraq-Kuwait durante la prima guerra del Golfo.
Nel primavera del 1991 viene trasferita a Ginevra per svolgere il suo primo incarico fuori dalla Gran Bretagna. Lavora nella missione britannica presso le Nazioni Unite, occupandosi di relazioni con l’Agenzia ONU per i rifugiati ed il Comitato Internazionale della Croce Rossa. Penny viene spesso in Italia per incontrare Primo e ha il piacere di ricevere visite da Primo e amici pecciolesi a Ginevra.
Successivamente, nel 1994, le viene affidato l’incarico di Vice–Console e Responsabile per i progetti di cooperazione nell’ufficio dell’Incaricato d’Affari Britannico a Tirana in Albania. Primo accompagna Penny in Albania, partendo in auto da Peccioli. In Albania Penny incontra il Presidente Sali Berisha e promuove progetti di cooperazione per migliorare le condizioni del popolo del paese. Per lei è stata una missione impegnativa, in un paese che affrontava sfide difficili dopo un lungo periodo di chiusura totale al mondo esterno.
Nell’autunno del 1996 Penny ha il piacere di trascorrere tre mesi in missione a Roma, come membro della delegazione britannica presso la FAO. Ricorda in particolare la partecipazione al Vertice Mondiale dell’Alimentazione, dove intervengono anche il carismatico leader cubano Fidel Castro e, il giorno dopo, papa Giovanni Paolo II.
Da gennaio 1997 ad aprile 1998 riveste la carica di Console Britannico a Napoli con responsabilità per le relazioni commerciali con il Sud Italia. Proprio nel gennaio 1997 ci sono disordini civili in Albania con bande armate in giro. Tutti i cittadini europei, e di conseguenza i britannici, erano in pericolo. L’Italia invia la Nave San Marco per andare a riprendere questi cittadini. Penny e Primo si recano a Brindisi con la squadra del Consolato per organizzare il loro rimpatrio in patria ed assiste sul molo del porto di Brindisi amici e collegi stremati dall’esperienza di dovere fuggire di un paese sull’orlo di una guerra civile.
Penny diventa Console a Sana’à, nello Yemen nel 1998 dove è responsabile per l’assistenza ai cittadini britannici (concede le autorizzazioni al rilascio dei passaporti, redige gli atti notarili e la registrazione di nascite e morti, riveste l’incarico ufficiale dello stato civile per matrimoni di cittadini britannici) e Capo del Reparto visti (concede l’autorizzazione al rilascio di visti per visite o immigrazioni dallo Yemen verso la Gran Bretagna).
Penny e Primo sono incantati da Sana’a, città soggetto del documentario ‘Il fiore delle Mille e una notte’ di Pasolini’, e dalla sua incredibile architettura. Le serate passate passeggiando e gustando l’atmosfera magica del vecchio centro storico di Sana’a rimangono un ricordo indimenticabile. Al lavoro Penny è coinvolta nelle trattative per la liberazione di cittadini britannici sequestrati o da tribù ribelle yemenite o da bande di terroristi di matrice jihadista islamica, a volte spostandosi in auto blindata con scorta militare nelle zone meno sicure del paese. Nonostante questo Penny ricorda l’amicizia e generosità della popolazione yemenita. In occasione di una trasferta senza scorta da Sana’a ad Aden (città sull’Oceano Indiano) mentre attraversano un altipiano dove avvenivano rapimenti di stranieri (quindi zona dove era proibito fermarsi) l’auto di Penny e Primo prende fuoco. Primo, alla guida, riesce a portarli sani e salvi nella vallata sicura. Penny osserva che questo è solo un esempio delle tante occasioni in cui si è ritenuta fortunata ad avere avuto al suo fianco un uomo pecciolese che sapeva non soltanto partecipare ai cocktail diplomatici e accompagnarla alle cene di lavoro, ma anche affrontare i disagi e le difficoltà che la vita diplomatica presentava, insomma un vero e proprio principe consorte.
Per i successivi tre anni, dal 2000 al 2003, Penny ricopre vari incarichi presso il Ministero degli Affari esteri a Londra, e svolge una stimolante attività nel reparto delle visite di Stato. Qui Penny, che si occupa del cerimoniale, fa parte della squadra che accoglie e organizza le visite di vari Capi di Stato, fra cui il Re Abdullah II di Giordania, il Presidente Putin, e il Presidente Chavez della Repubblica Venezuelana. Un incarico che ha permesso a Penny di lavorare nei palazzi di potere più prestigiosi come il 10 di Downing Street, il Parlamento di Westminster, Buckingham Palace ed il Castello di Windsor.
Ogni incarico diplomatico dura circa tre anni e, infatti, dal luglio 2003 al marzo 2006 Penny diventa Vice-Ambasciatore britannico a Panama. Organizza in questo paese la visita di Sua Altezza il Duca di Gloucester nel 2003, in occasione delle celebrazioni del centenario della fondazione della Repubblica di Panama. Interessanti, riscontra Penny, gli aspetti commerciali del Canale di Panama e molto piacevole le gite al Canale per vedere le grandi navi che transitavano, passando dall’Oceano Pacifico al Mare dei Caraibi.
A fine 2006 avviene il trasferimento di Penny all’Ambasciata Britannica di Roma, con l’incarico di Responsabile degli Affari Generali per le Ambasciate Britanniche con sede a Roma (presso il Quirinale e la Santa Sede) e i Consolati britannici in Italia (Napoli, Milano, Firenze, Venezia). Penny racconta di aver avuto l’onore di presentare nel marzo 2017 il personale del suo reparto ed anche suo marito, Primo, a Sua Altezza Reale il Principe di Galles, Carlo e alla Duchessa di Cornovaglia, Camilla, in occasione della loro visita a Villa Wolkonsky, residenza dell’Ambasciatore britannico.
Dopo ben venticinque anni di carriera diplomatica, che Penny considera un enorme piacere e un privilegio unico, nel giugno 2015, rassegna le dimissioni dal ministero e prende la residenza a Peccioli, ricercando col marito una maggiore stabilità. Ha attualmente un incarico part-time come responsabile amministrativo del British Institute of Florence, primo degli istituti culturali britannici a operare all’estero. A cento anni dalla sua fondazione, nel 2017 Carlo e Camilla visitano l’Istituto e Penny incontra nuovamente di persona i Reali Britannici partecipando alla cena di gala tenuta in loro onore nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, a cui prende parte anche di Andrea Bocelli.
Penny ama dedicarsi alle traduzioni dall’italiano all’inglese e nel tempo libero cura il suo orto e passeggia dal paese alla meravigliosa campagna di Peccioli.
Tutti noi la conosciamo “semplicemente come Penny”, in realtà parliamo di una donna in gamba e fuori dal comune…
Intervista a Penny Walsh del 12 maggio 2021