Gli stemmi nobiliari: i Gaetani

Gli stemmi nobiliari: i Gaetani

Questo bellissimo stemma è presente in vari luoghi del nostro comune. E’ di certa attribuzione alla famiglia Caetani o Gaetani di Pisa, i quali, in passato, hanno costituito una delle più potenti famiglie della città, della repubblica Pisana e del Granducato di Toscana.  Sono tuttora esistenti a Roma. Uno dei primi Gaetani di cui si

Gli stemmi nobiliari: i Barbieri

Lo stemma in pietra serena di cui vogliamo parlare si trova affisso sulla facciata del Palazzo Pescatori: è troncato, riporta tre stelle otto punte nella parte superiore ed è accartocciato. Sarebbe ovvio pensare che appartenesse proprio alla nobile famiglia dei Pescatori. Si è tuttavia scoperto che questo blasone indica un altro gruppo familiare: i Barbieri

Gli stemmi nobiliari: i Casanova

Percorrendo le strade e i chiassi del paese, con un’attenta osservazione, si possono riconoscere molti dettagli seminascosti che ci riportano alle antiche vicende e agli antichi proprietari che in passato hanno vissuto in quegli stessi luoghi. Ad esempio, ci sono tracce di famiglie Pisane prima e Fiorentine dopo. Tra queste, alcune hanno contribuito a fare

San Verano e San Nicola

L’opera più importante all’interno del Museo di Arte Sacra è una tavola della seconda metà del Duecento, dipinta a tempera e oro e raffigurante San Nicola e storia della sua vita, attribuita con buona certezza a Michele di Baldovino. Il santo è raffigurato in posizione frontale, munito di barba, arricchito dagli attributi del vescovo: la

La cronachetta di Legoli

CRONACHETTA INEDITA DI FATTI MIRABILI AVVENUTI PER OPERA DELLA SACRA IMMAGINE DELLA MADONNA DELLE GRAZIE DI LEGOLI E TRAMITE L’UNZIONE CON L’OLIO DELLA LAMPADA. Nota di fatti mirabili operati dalla Santissima Vergine Maria in quest’oratorio, sotto il titolo della Madonna delle Grazie di Legoli, registrati da me Prete Antonio Francesco Martino Fantozzi, indegnissimo custode di

L’uva colombana, nettare pecciolese da 1400 anni

Secondo la leggenda fu un santo irlandese, San Colombano, a donare nel 600 d.C. agli abitanti di Peccioli il primo vitigno, da cui nacque la rinomata uva. Si narra che proprio nel giorno della sua morte, Colombano pregò i suoi discepoli: “che un carico di codici e di arredi, di icone e di doni, partisse sulla